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(foto fonte web)
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Dall’Assessorato alle Politiche Abitative partirà la proposta che coinvolgerà gli abitanti di via Monte Bianco 114.

Il primo passo

Il 30 aprile una sparuta delegazione d’inquilini di via Monte Bianco 114 è stata accolta nelle sale della Regione Lazio e precisamente nella Segreteria di Fabio Refrigeri, attuale Assessore alle Infrastrutture, Politiche Abitative e all’Ambiente. I loro interlocutori sono stati Alberto Voci del comparto Politiche Abitative e Andrea Di Pietropaolo dell’Ufficio del Vicepresidente del Consiglio Municipale.

L’argomento è stato quello che attanaglia gli inquilini da ormai qualche mese, ovvero l’ottenimento di un compromesso tra l’enorme cifra da pagare per dismettere la casa e lo sfratto. L’incontro è stato molto positivo perché Voci ha dichiarato come sia pronto a fare la proposta alla Giunta con una serie di sconti.

Infatti sul prezzo richiesto dal Dirigente Raffaele Marra che si aggirava tra i 3.100 e i 4.400 euro a metro quadro, se venisse accettata la proposta di Voci si partirebbe con uno sconto del 30% per l’attuale abbattimento del costo delle case. Si proseguirebbe con un altro sconto del 30% per i problemi legati alla vetustà e alla difficoltà a vendere case occupate; infine dovrebbe essere sottratto un ulteriore 10% al raggiungimento dell’acquisto del 70% delle case da parte degli inquilini.

Se così fosse la cifra sarebbe abbordabile per quasi tutti gli abitanti del palazzo che, comprando, non dovranno più chiedere né prestiti, né tantomeno vitalizi. Per coloro che non volessero (o non potessero) permetterselo comunque, Voci ha spiegato che non saranno sfrattati ma continueranno a pagare il canone agevolato fino alla prossima modifica del Regolamento Regionale.

La voce degli inquilini

A suffragare questa tesi sono gli stessi inquilini che – informandosi – hanno avuto la conferma degli sconti su un altro stabile di cui si occupa il Sindacato Asia incontratosi con Voci lo scorso 27 aprile. «A loro – afferma un inquilino dello stabile di Via Monte Bianco 114 – hanno proposto queste agevolazioni: essendo della stessa zona e vivendo la stessa situazione abbiamo il diritto di godere dello stesso trattamento».

Il problema è che il bilancio della Regione Lazio è stato scritto dalla Polverini che ha già messo in conto la massima entrata dalla dismissione di questi immobili. Per giustificare un’eventuale minore entrata, si dovrebbe effettuare una rimodulazione dell’intervento per la vendita delle case della Regione oppure ottenere la somma mancante altrove – ma sempre nell’ambito del bistrattato sociale.

All’Assessore delle Politiche Abitative è stata consegnata dal rappresentante del condominio, la lettera di Marra dove si dichiarava la struttura stabile, quella dove si dava un ultimatum per la dismissione della casa e i due articoli del sottoscritto dove era descritta la nefasta situazione del palazzo e dell’area soggetta a falde acquifere.

L’ultima promessa di Voci è stata quella delle proroghe sistematiche che arriveranno agli inquilini fino a che non verrà approvata la proposta di Legge per una più equa dismissione delle case della Regione.

di Daniele Pellegrino