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(foto fonte web)
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Nel 35esimo anniversario dalla morte di Aldo Moro spunta una borsa con 25 miliardi di lire nelle trattative per la liberazione. Cosa sarebbe successo se non fosse stato ucciso?

Se è vero che ogni uomo lascia di sé il ricordo di quanto ha dato in vita, è altrettanto vero che il tempo nobilita i ricordi e sfuma i contorni della realtà. Il decadimento della politica italiana contemporanea tuttavia arriva a tal punto che i principali attori in scena difficilmente godranno dei benefici del flusso del tempo.

Tra via Fani e via Caetani
Trentacinque anni fa moriva Aldo Moro, considerato fra i grandi statisti italiani, cinque volte presidente del Consiglio e leader della Democrazia Cristiana. Dopo il sequestro da parte delle Brigate Rosse e una detenzione di 55 giorni, le trattative per il riscatto falliscono e le BR, il 9 maggio 1978, giustiziano il presidente della DC.

Nonostante siano passati ormai sette lustri, la vicenda è ancora avvolta da uno strato consistente di nebbia: come andarono veramente le cose? Secondo Alessandro Forlani, giornalista RAI e autore del libro “La zona franca” (ed. Castelvecchi Editore), lo statista democristiano era a un passo dalla liberazione.

Quel 9 maggio di trentacinque anni fa, in via Caetani, la Santa Sede avrebbe dovuto consegnare ai brigatisti un riscatto di 25 miliardi delle vecchie lire per ottenere la liberazione di Aldo Moro. Secondo Forlani, l’azione congiunta di diversi poteri forti nazionali e internazionali (dalla massoneria alla malavita, passando per alcune appendici della Chiesa) impedì che il riscatto andasse a buon fine, condannando a morte l’ex-premier e sconvolgendo la vita politica italiana per diverse decadi.

Fantapolitica
Cosa sarebbe successo se fosse Aldo Moro stato liberato? Secondo Paolo Mieli, intervistato da “IlGiornale.it, probabilmente non ci sarebbe stata la rovina della Prima Repubblica: “Forse si sarebbe passati alla Seconda Repubblica con 15 anni d’anticipo. Ma in ogni caso ci si sarebbe risparmiati la più che decennale agonia della prima”.

Quali sarebbero state le conseguenze? Forse ci saremmo evitati Tangentopoli e Mani Pulite, Berlusconi non sarebbe mai entrato in politica, la Lega Nord non sarebbe riuscita ad entrare in Parlamento, la legge Mattarellum e la successiva legge Porcellum non sarebbero mai state scritte e oggi avremmo una maggioranza chiara e un governo in grado di dare un futuro all’Italia. Forse.

di Nicola Guarneri