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Goya, emblema della duplicità del valore artistico dello specchio.

Ľ immagine riflessa in uno specchio è una fedele riproduzione della realtà, una sorta di immagine archetipica platoniana rovesciata che non aggiunge nient’altro a quello che già esiste.

L’estetica odierna

Nella società odierna dove la supremazia dell’immagine e dell’esteriorità sono elementi costituenti dell’estetica, lo specchio risulta il perno centrale di questa visione superficiale del reale. A tal proposito ci è utile realizzare una riflessione che risulta estremamente attuale e pertinente: la poetica pittorica che si cela dietro l’operato del maestro Goya.

Il pittore nato a Fuendetodos nel 1746 all’età di circa 46 anni viene colpito da una malattia che progressivamente lo porterà alla completa sordità, è proprio questo il momento in cui ľ artista sembra chiudersi in se stesso per osservare meglio ciò che lo circonda, è una fase che lo porterà per sempre a guardare al reale non più come uno specchio superficiale, ma come uno specchio indagatore. Ľ artista non si limiterà più a raffigurare freddamente un soggetto, ma tenterà di rappresentare anche simbolicamente uno stato d’animo.

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Oppressione psicologica

In un’opera in particolare è presente la testimonianza dell’oppressione psicologica provata dall’artista, essa è incarnata nella raffigurazione di Saturno che divora il figlio, una rappresentazione dell’interiorità artistica, uno specchio del sentimento provato da Goya che va al di là del semplice aspetto esteriore, quesť audace scena è pregna di crudeltà appunto per sottolineare questo senso di ansia che altrimenti sarebbe impossibile rappresentare.
È la forza dell’artista che va oltre la mera riproduzione e si spinge nel denunciare non solo una situazione non condivisa, ma anche se solo simbolicamente il sentimento provato.

Costretto a quest’isolamento sonoro dal mondo esterno Goya farà della sua arte anche uno strumento di denuncia, diverrà testimone al tempo stesso di una realtà superficiale e non condivisa, lo diviene inserendo elementi che denunciano la situazione vissuta e dalla quale  prenderà le distanze: la sua immagine nell’ombra in fondo a sinistra nell’opera La famiglia di Carlo IV è chiaramente un messaggio simbolico di distacco dalla famiglia reale.

Goya è quindi un duplice specchio del suo tempo, è un artista che non si è limitato ad osservare il reale e a dipingerlo, ma svolge anche quell’attività di introspezione che nella società odierna si sta perdendo.
La supremazia dell’estetica molto spesso porta ad osservare ciò che ci circonda in maniera superficiale provocando inesorabilmente un decadimento dello spirito critico e sociale.

di Pietro Viscusi