(foto fonte archivio Polizia)

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(foto fonte archivio Polizia)
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Un bilancio di fine anno più che positivo per i più di mille poliziotti dei Reparti Prevenzione Crimine che si sono distinti in importanti e delicati “teatri operativi”.

I Reparti prevenzione crimine della Polizia di Stato, coordinati dal Servizio controllo del territorio della Direzione centrale anticrimine, al cui vertice vi è il prefetto Gaetano Chiusolo, hanno svolto, nel corso del 2012, un ruolo di supporto nel controllo del territorio e di polizia giudiziaria in tutto il Paese.

In particolare la loro attività si è evidenziata nelle aree nazionali più sensibili alla penetrazione della criminalità organizzata, come quelle di Caserta e Napoli, ma anche di Vibo Valentia e Catanzaro, di Foggia e Bari, di Caltanissetta e Gela, località in cui i Reparti Prevenzione hanno rafforzato l’efficacia degli Uffici investigativi nell’azione di contrasto al crimine.

Il modello operativo messo in campo attraverso specifiche operazioni ad “alto impatto”, caratterizzate dall’impiego massiccio di rinforzi dei Reparti prevenzione crimine e dal costante coordinamento con i settori investigativi, si è confermato vincente, da ultimo, con la liberazione del giovane imprenditore Andrea Calevo. Nell’operazione sono stati impegnati, sin dalle prime fasi del sequestro, 90 uomini dei Reparti prevenzione crimine a supporto dell’azione investigativa.

(foto fonte archivio Polizia)
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Nel quartiere napoletano di Scampia e nella provincia a nord del capoluogo partenopeo, la costante presenza degli uomini dei Reparti prevenzione crimine ha decisamente contribuito a ridimensionare il fenomeno dello spaccio di droga in quelle aree, nonché ad assicurare alla giustizia numerosi e pericolosi latitanti di camorra.

Anche durante il periodo estivo la loro presenza ha contribuito a garantire, nelle località turistiche, la sicurezza dei numerosi turisti italiani e stranieri, impegnando più di 150 uomini al giorno.

Sul fronte del soccorso pubblico, invece, le unità specializzate dei Reparti hanno assicurato i servizi antisciacallaggio durante il sisma che ha colpito l’Emilia Romagna, in particolare nelle città di Ferrara e Modena.

Complessivamente gli oltre 45 mila equipaggi che si sono alternati durante l’anno, hanno controllato più di 400 mila persone, arrestate 830 e denunciate 2.725 per vari reati. Le perquisizioni domiciliari eseguite sono state oltre 2.200 (in gran parte avvenute nell’area di Scampia a Napoli), 3.225 quelle personali con il sequestro di 356 armi e quasi 60 chili di droga.

In più durante i servizi di vigilanza sulle strade sono state controllati quasi 200 mila veicoli di cui ne sono stati sequestrati più di 3 mila, con 800 patenti ritirate e quasi 15 mila contravvenzioni elevate.

(fonte Polizia di Stato)