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(foto fonte web)
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“Suscitava in Connie un misto di compassione e di bramosia selvaggia, e un folle, ardente desiderio fisico”

L’amante di Lady Chatterley è il libro forse più scandaloso della letteratura inglese del Novecento. Scritto in Italia tra il 1926 e il 1928, venne proibito in Inghilterra per oscenità e pubblicato in patria solamente nel 1960 dopo un lungo processo che fece epoca. Ambientato nella profonda Inghilterra, vuole rappresentare il contrasto irriducibile tra il vitalismo dei sensi e l’atrofizzazione della società industrializzata.

Lo fa attraverso tre figure chiave: Sir Clifford, reso invalido e impotente dalla Prima guerra mondiale, bloccato su una sedia a rotelle, Lady Constance e il guardiacaccia Mellors. Questi ultimi intrecciano una relazione sempre più appassionata e sensuale, quasi una vera e propria iniziazione a quella serie di valori “naturali” che invece la civiltà delle macchine tende inesorabilmente a cancellare.

È la figura di Lady Chatterley a scuotere nel profondo la morale vittoriana ancora imperante nell’Inghilterra degli anni trenta. Con il suo rifiuto delle convenzioni sociali e morali, Connie manifesta una ribellione più profonda. Nel portare alle estreme conseguenze la sua storia d’amore, Lady Chatterley diventa suo malgrado un personaggio rivoluzionario, per incarnare infine le più profonde ansie sociali dell’universo femminile di quegli anni.

David Herbert Lawrence