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Dopo la morte Maometto, 8 giugno 632 d.C., viene istituito il CALIFFATO, governo e territorio sotto il suo dominio, di cui ha il potere amministrativo, militare e giuridico ma non legislativo in quanto spetta a Dio.

La restaurazione del Califfato, abolito il 29 ottobre 1923, da kamal Ataturk, fondatore della Turchia moderna, lascia il mondo intero stupefatto. Con un messaggio del portavoce dei militanti dello Stato Islamico dell’Iraq orientale – ISIS- diffuso il 29 giugno su internet,  dichiara ricostituito il Califfato, in Iraq e Siria.

Il Califfo, in arabo khalifa cioè “successore”, che si sta macchiando di sangue di sangue innocente è Abu Bakr al-Baghdadi,  al mondo Califfo Ibrahim

Il portavoce, Abu Mohammad al-Adnani ha fatto trasmettere il seguente messaggio ai gruppi jihadisti e islamisti: “non avete nessuna scusa religiosa per non sostenere questo stato. Sappiate che con l’istituzione del califfato, i vostri gruppi hanno perso ogni legittimità. Tutti devono giurare fedeltà al califfato”.

Un’avanzata drammatica e fulminea che si lascia alle spalle una lunga schiera di morti e profughi. Sull’Iraq sembra avanzare l’ombra di uno scenario apocalittico che va fermato con le più veloci e diplomatiche mediazioni, impedendo ai jihadisti di continuare a commettere atti criminali contro la popolazione.

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