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Mentre, sottolinea la nota del Ministero degli Interni, i reati compiuti dagli stranieri risultano in diminuzione, ovvero: 904 fissati nel 2016 rispetto ai 909 verificati nel 2015.
Quattro in meno.
Naturalmente, così com’è presentato, è un confronto monco del fattore determinante dettato dall’incrocio fra le percentuali in rapporto alla popolazione, infatti, per completezza di informazione AdnKronos indica come, guardando i dati risultati dal rapporto percentuale di stupri e popolazione, le violenze commesse dagli stranieri risultino numericamente maggiori.

Pare superfluo ricordare che un numero importante di abusi non vengono denunciati, che a subirli siano le donne straniere o italiane; pare ancora superfluo ricordare che per fissare un dato inerente la presenza in Italia di stranieri è necessario che essi non siano clandestini.

Uscendo, ora, dai dati diramati da Viminale, Ministero degli Interni, AdnKronos e mettendo a confronto le due realtà, drammaticamente parallele, ciò che ne emerge è che all’incontro tenuto nella sede dei Cavalieri dell’Ordine di Malta si affronta il reato di stupro rivolto alle migranti.

E questo ci consegna il detonante silenzio della Santa Sede sui reati di stupro rivolto alle italiane da parte dei migranti.

Perché a noi il pensiero corre oltre il politically correct e arriva a Bari, dove una donna di 76 anni viene picchiata e stuprata da un nigeriano di 26 anni che chiedeva l’elemosina fuori dal supermercato. Era lo scorso 30 luglio 2017, e vogliamo restare nei confini di una sola estate, appunto quella appena trascorsa, e citare solo alcuni casi..

Quindi il nostro pensiero, non politicamente corretto, continua verso Rimini, dove avviene lo stupro di gruppo da parte di un nigeriano e due fratelli marocchini ai danni di una ragazza polacca. Subirà violenza sessuale più volte quella notte, da parte di tutti e tre gli stupratori. Particolare agghiacciante racconta la vittima, quando riferisce di come innervositi per la difficoltà della penetrazione a causa della sabbia, dopo essersi lavati in mare sfogano maggior rabbia e arrivano ad atti di penetrazione forzata contemporaneamente a quelli di sodomia. Il tutto mentre il ragazzo che si trovava quella sera in compagnia della vittima, veniva ripetutamente picchiato in modo feroce.

Ma non ne avevano abbastanza, le bestie del branco: quella stessa notte, poche ore più tardi, aggredivano, picchiavano, violentavano con altrettanta ferocia, e infine derubavano una transessuale peruviana.

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