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Chi non ha mai sentito nominare Ted Bundy? Arrestato nel ’79 per l’assassinio di 30 donne di lui si sa ormai davvero tutto. Moltissimi i testi sul suo conto, libri, romanzi anche da parte di coloro che hanno vissuto accanto a lui, come Anne Rule (Un estraneo al mio fianco – Feltrinelli).

Ma ci sono piccole sfumature, quasi delle vere “chicche” che forse non tutti sanno. Una fra tutte? Ted Bundy si offrì come criminal profiler per collaborare alla cattura del “Green River Killer“.

La buona notizia è che oggi sappiamo che il Green River Killer era, in realtà, Gary Ridgway ed è  ancora richiuso; quella cattiva è che Bundy come criminal profiler fu un disastro, ma seppe fare il suo gioco offrendosi nel tentativo di scontare parte del suo debito.

Oggi cercheremo di fare meglio di Ted Bundy e presenteremo noi Gary Ridgway.

Nome completo: Gary Leon Ridgway

Soprannome: Green River Killer

data di nascita: 18 febbraio 1949

data di morte: ancora in vita

vittime accertate: 49 e oltre (in realtà se ne riconducono il doppio)

Modus Operandi: adescamento di giovani ragazze o prostitute, soffocamento post rapporto sessuale, necrofilia anche con i corpi in decomposizione.

Gay Ridgway nacque il 18 febbraio 1949 a Salt Like City, nello Utah. Madre, padre e due fratelli componevano la sua famiglia, tessuto di indiscutibile impatto nella psiche disturbata di Gary.

La madre, Mary Rita Steinman, era una donna prevaricatrice, dominante, che suscitava in Gary sentimenti contrastanti quanto forti. A volte il ragazzo fantasticava su rapporti sessuali con la madre, altre ne sognava la morte immaginandosi nell’atto di tagliarle la gola. Ridgway riportò parecchi racconti nei quali la madre lo umiliava, specie negli episodi di enuresi notturna, momenti nei quali veniva ripulito e trattato con distacco e disapprovazione. Ciò nonostante, il tema portante dei suoi sogni segreti quanto perversi, riguardava il fare sesso con la madre. O sgozzarla.

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