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Cadaveri galleggianti: la scoperta dei corpi e l’arresto di Ridgway

Nell’estate del 1982 un rigattiere navigava a bordo del suo canotto sulle acque del Green River, cercava cianfrusaglie per il suo recupero. Notò nell’acqua quello che ritenne fosse un manichino ma che, ad un’analisi meno superficiale, si rivelò il corpo di una donna nudo. Poco distante ne scorse un secondo, trattenuto sott’acqua da alcuni sassi pesanti sistemati a dovere. Robert Ainsworth, questo il nome del rigattiere, cadde in acqua per lo shock e guadagnando la riva più vicina dette l’allarme alla polizia.

Gli agenti erano impegnati nel recupero dei due corpi rinvenuti quando lo sceriffo David Reichert, ne scoprì un terzo in mezzo alla boscaglia poco distante. Un corpo seminudo con i jeans della stessa vittima annodati al collo ed evidenti segni di colluttazione sulle braccia e le gambe, segno che la vittima lottò con il suo assassino.

Lo sceriffo Reichert collegò fra loro questi corpi e li mise in relazione con altri ritrovamenti effettuati qualche tempo prima: Wendy Lee Coffield e Debra Bonner. La prima venne ritrovata esattamente un mese prima, ovvero il 15 luglio 1982; la seconda, Debra Bonner, venne ritrovata tre giorni prima di quel momento, il 12 agosto 1982.

Il corpo della Bonner era in uno stato impressionante, pieno di bruciature profonde, rigonfio a causa dei gas prodotti dal corpo stesso e letteralmente infestato dalle larve.

Ben presto si diffuse la notizia e i media attribuirono a Gary Ridgway il soprannome di Grenn River Killer.

Nel distretto di polizia della Contea di King venne costituita la “Green River Task Force“, capeggiata dallo stesso sceriffo David Reichert e dal collega Robert Keppel.

Si giunse all’identificazione dei tre primi corpi rinvenuti nei pressi Green River, si trattava di Marcia Chapman, Cynthia Hinds e Opal Mills.

Con il passare degli anni il numero dei corpi ritrovati aumentò; si avvalsero anche della collaborazione del noto criminal profiler John E. Douglas e venne interpellata l’FBI.

Seguendo le indicazioni dello stesso Douglas e dell’FBI, però, si giunse a identificare la persona sbagliata e, per un certo periodo, si ritenne che gli assassini fossero due.

Si brancolava nel buio: nel 1984, ovvero due anni più tardi, ai vertici della task force ci fu una sostituzione, lo sceriffo Reichert venne rimpiazzato dal maggiore Richard Kraske e, alla fine dello stesso anno, Theodore Robert Bundy, famoso serial killer arrestato nel ’79 si offrì di collaborare. Compilò egli stesso un profilo che si rivelò totalmente infondato e fu chiaro che  fosse un tentativo per rimandare la sua esecuzione e ottenere visibilità mediatica. Tentativo fallito perché Bundy venne comunque giustiziato.

Nonostante tutti i buchi nell’acqua delle indagini la polizia si avvicinò più volte a Gary Ridgway e, per svariate ragioni, giunse ad arrestarlo, non riuscendo mai però ad incriminarlo. Divenne il sospettato numero uno, anche grazie alle numerose denunce e segnalazioni delle prostitute che, allertate dal suo comportamento, sollevarono dubbi su quel cliente.

Nel 1983 una pattuglia della polizia lo avvicinò mentre stava risalendo nel suo pick up, gli chiesero cosa stesse facendo e perché si fosse allontanato verso il bosco lasciando incustodito il mezzo: Ridgway rispose che si era appartato solo per urinare. Gli agenti si allontanarono.

Gary Ridgway provò compiacimento: aveva appena fatto visita al cadavere di Costance Naon per fare sesso con i suoi resti.

Nel corso di quegli anni la ricerca scientifica legata ai mezzi a disposizione delle indagini, crebbe a dismisura. L’estrazione del DNA (acido desossiribonucleico) fornì molte informazioni in più rispetto al passato. Per questo motivo, il tenace David Reichert, volle riaprire il caso e nel settembre del 2001 richiese la comparazione di alcuni reperti rinvenuti in passato, si trattava dei campioni prelevati dalla vagina di alcune vittime e vecchi campioni di saliva prelevati e conservati dall’aprile del 1997 proprio a Gary Ridgway.

Era lui: il Green River Killer e Gary Ridgway erano la stessa persona.

Fonti attendibili riportano che all’esito positivo della comparazione fra i due campioni David Reichert scoppiò a piangere. Aveva dato la caccia a quell’assassino da sempre e, da sempre, lui per primo sospettava di Ridgway ma non era riuscito ad incastrarlo fino a quel momento.

Il killer del Green River venne arrestato il 30 novembre del 2001.

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